Negli ultimi anni la modalità con si effettuano gli spostamenti, quotidiani e non, è cambiata per questo motivo siamo arrivati a parlare di una mobilità 2.0 che vede interpellati sia i classici che i nuovi attori della mobilità, settori industriali non classicamente connessi al mondo degli spostamenti urbani ed extra urbani.
La nuova tendenza di movimento si sta spostando sempre di più verso una mobilità che tiene conto principalmente dell’uso della vettura, pensiamo ad esempio ai noleggi sia a medio termine che a lungo termine o alla nuova sharing mobility che si sta prepotentemente attestando sempre di più nelle nostre città, senza tralasciare la micro mobilità che sta guadagnando sempre di più una sua fetta di mercato.
Città e digitalizzazione
Consideriamo le città metropolitane, negli ultimi anni stanno loro stesse cambiando volto sia tramite interventi infrastrutturali come ad esempio l’aumento delle piste ciclabili, sia tramite gli incentivi alla mobilità ecosostenibile, sia ancora tramite l’aggiunta di nuovi servizi come bike e car sharing. Questi cambiamenti evidenziano due trend che già conosciamo: la crescita di una domanda sempre più rivolta verso una mobilità sostenibile e il sempre minore ricorso alle auto private. Le motivazioni di questi cambiamenti? Possiamo riconoscerne varie: il traffico sempre più congestionato delle città, una maggiore attenzione verso il livello di inquinamento globale, il desiderio di approcciarsi a nuove formule alternative di mobilità…
La digitalizzazione sempre più diffusa è stata sicuramente una delle spinte più forti verso lo sviluppo di questa nuova mobilità 2.0: maggiore facilità nella fruizione dei servizi di sharing mobility, la possibilità di creare online percorsi che semplifichino gli spostamenti tramite la mobilità pubblica, la possibilità di comparare e scegliere più facilmente i servizi di noleggio a medio termine e lungo termine. Tutto ciò semplifica notevolmente gli spostamenti e la decisione su come spostarsi.
Vediamo più nel dettaglio le nuove formule di mobilità.
Mobility sharing
La mobilità condivisa è sicuramente la formula più interessante tra i nuovi tipi di mobilità. In questo gruppo sicuramente rientreranno non solo il classico car sharing che ormai conosciamo e apprezziamo tutti, ma anche i più nuovi bike sharing e la micro mobilità in generale per non parlare del car pooling (la condivisione del mezzo privato tramite app e siti dedicati).
Il noleggio
Non è propriamente una nuova forma di mobilità anche se si è sviluppato sempre di più andando ad occupare una porzione sempre crescente del mercato automotive. La vera novità da prendere in considerazione in questo settore sono le nuove formule flessibili che si presentano oggi al consumatore. Un via di mezzo tra il possesso della vettura e una fruizione basata sulle necessità di uso della stessa.
Il possesso dell’auto privata sta lentamente calando sempre di più a fronte delle formule che abbiamo visto lasciando il passo appunto a questa nuova forma di mobilità 2.0 sempre più slegata dall’acquisto, con un occhio rivolto alle reali necessità che al giorno d’oggi possono cambiare repentinamente. Una mobilità che si adatta e ci da la possibilità di esprimerci al meglio senza scendere a compromessi.