Ci sono veicoli che non vedremo mai girare per strada ma, grazie alla genialità di qualche disegnatore, resteranno impressi nella memoria e nella fantasia di milioni di persone. Uno di questi disegnatori è David Obendorfer, realizzatore di alcune concept auto d’eccezione, che collabora dal 2009 con Officina Italiana Designer. A lui si devono molti “revival” di mezzi che hanno fatto epoca, poiché il designer sostiene che le automobili retrò sono “oggetti ipotizzati per il futuro che raccontano ricordi del passato” e osservando i suoi progetti, è impossibile non condividere questo pensiero.

Citroën HY

Il Citroën Type H è nato in Francia, dove era utilizzato, in pratica, per tutte le funzioni: ambulanza, cellulare, furgone da mercato e mezzo per le consegne. Qualche modello sopravvissuto (la produzione è terminata nel 1981) è stato restaurato e trova un grande impiego tra gli ambulanti di Street Food. In occasione del settantesimo anniversario dalla nascita di questo mezzo, Obendorfer ha voluto rendere omaggio a Flaminio Bertoni (il disegnatore del primo modello di Citroën Type H) ripresentando il furgone in chiave rivisitata. Il modello, su base Jumper, sarà prodotto artigianalmente nella Motor Valley italiana, in una serie limitata di 70 esemplari.

Volkswagen T1 Revival Concept

Dalla Francia passiamo alla Germania con la rivisitazione del VW Transporter T1 che ha subito le stesse sorti storiche del Citroën Type H. Utilizzato per tutti i compiti, questo veicolo commerciale nasce da un’idea fulminea di Ben Pon nel 1947. Oberdofer ha voluto rendere omaggio a questo mezzo che ha fatto la storia della Germania, e al suo creatore! Ridisegnato sulla base del Transporter 6, non è una “copia” del veicolo originale ma piuttosto un mezzo moderno che esalta i punti essenziali della versione originale, come i fari rotondi, le pareti bombate e la carrozzeria bicolore. Anche gli interni abbinano evocazioni e tecnologia, creando un trait d’union tra passato e futuro.

Nuova fiat 127 Abarth

L’estro di Obendorfer, per la realizzazione di concept auto, trova terreno fertile in Italia. A lui si deve la Fiat 600 60th Anniversary Concept, revival dedicato al progettista Dante Giacosa, la Fiat 500 Spider e la nuova Fiat 127riletta in chiave moderna in onore di Pio Manzù. La rivisitazione della 127 è apparsa, fin da subito, come un progetto particolarmente difficile. I veicoli degli anni ’50, infatti, offrono un maggior campo d’azione a modifiche e aggiornamenti. La 127, invece, nata negli anni ’70 presentava già un disegno innovativo: semplice, essenziale, dalle linee pulite. Il rischio, per Oberdofer era di riprodurre un’auto che sembrava più vecchia dell’originale, non accattivante. Eppure, anche in questo caso,il designer è riuscito nel suo intento. Ha creato un veicolo nuovo rispettato le linee del mezzo originale, ristudiando le proporzioni e abbinando il tutto a soluzioni altamente tecnologiche. Il risultato raggiunto è indubbiamente molto interessante.

Di Mauro